• La Mostra

    1958 - 1982: gli anni che rivoluzionarono tutti gli aspetti sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati con il linguaggio della Musica che ne seppe parlare il linguaggio, descrivere i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni.

  • La mostra si articola come un racconto, suddiviso in aree tematiche a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convenzioni etiche e morali di quegli anni.

  • Una canzone, non meno di un libro o di un dipinto, sa riflettere il momento storico in cui è stata immaginata, scritta e cantata. Nei grandi avvenimenti come in quelli di minor rilievo, la musica narra, descrive, talvolta preconizza e, infine, fissa nella memoria.

  • Un “pas de deux” fra musica e società, dove gli stili di vita, le mode, le relazioni interpersonali e perfino le stesse istanze sociali sono influenzati l’uno dall’altra e viceversa.

  • L'accurato allestimento ci accompagna in un percorso che prende le mosse dalla grande immigrazione verso le città del Nord della fine degli anni Cinquanta, per arrivare al disimpegno che ha configurato gli anni Ottanta.

  • La fruizione musicale in mostra è a più livelli: dall’audio diffuso nelle varie sale, alle opere ascoltabili singolarmente grazie alle più recenti tecnologie, agli speaker direzionali per i filmati d’epoca.

  • I 100 brani scelti, utilizzando un criterio di massima inclusività, da Peppino di Capri a Francesco Guccini, da Patty Pravo a Fabrizio De André, sono in grado di trasmettere, anche a chi non c’era, il senso profondo di quella musica e di quegli anni.

  • Il repertorio iconografico a corredo della mostra, proviene in parte dagli inestimabili archivi Publifoto IntesaSanpaolo e in parte dall’archivio storico de il Resto del Carlino. Le immagini di repertorio dei cantanti e di backstage, sono per la quasi totalità provenienti dagli archivi di Renzo Chiesa, uno dei più grandi fotografi musicali italiani.

  • A imperdibile corredo del percorso si affianca per il visitatore il catalogo pubblicato da ELI – La Spiga con foto e un apparato testuale storico-critico dei curatori della mostra.

  • Una lettura filologica, poetica, emozionante, ugualmente capace di coinvolgere tanto chi quegli anni li ha vissuti in prima persona, quanto le generazioni più giovani, in un comune percorso di immersione nella memoria collettiva Italiana.

  • 1958 - 1982: gli anni che rivoluzionarono tutti gli aspetti sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati con il linguaggio della Musica che ne seppe parlare il linguaggio, descrivere i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni.

  • La mostra si articola come un racconto, suddiviso in aree tematiche a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convenzioni etiche e morali di quegli anni.

  • L'accurato allestimento ci accompagna in un percorso che prende le mosse dalla grande immigrazione verso le città del Nord della fine degli anni Cinquanta, per arrivare al disimpegno che ha configurato gli anni Ottanta.

  • Un “pas de deux” fra musica e società, dove gli stili di vita, le mode, le relazioni interpersonali e perfino le stesse istanze sociali sono influenzati l’uno dall’altra e viceversa.

  • I 100 brani scelti, utilizzando un criterio di massima inclusività, da Peppino di Capri a Francesco Guccini, da Patty Pravo a Fabrizio De André, sono in grado di trasmettere, anche a chi non c’era, il senso profondo di quella musica e di quegli anni.

  • Una lettura filologica, poetica, emozionante, ugualmente capace di coinvolgere tanto chi quegli anni li ha vissuti in prima persona, quanto le generazioni più giovani, in un comune percorso di immersione nella memoria collettiva Italiana.

Mostra NOI

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"NOI. Non erano solo canzonette" (1958 - 1982): una mostra da vedere, leggere e ascoltare

Una canzone, non meno di un libro o di un dipinto, sa riflettere il momento storico in cui è stata immaginata, scritta e cantata. Non esistono canzonette, infatti, solo canzoni: contributi culturali di importanza critica per il passato, il presente e il futuro della nostra società. Nei grandi avvenimenti come in quelli di minor rilievo, la musica narra, descrive, talvolta preconizza e, infine, fissa nella memoria.

La mostra è una grande rappresentazione della storia italiana recente dal 1958 al 1982: venticinque anni rivoluzionari sotto tutti gli aspetti, sociali, etici ed economici, che sono qua raccontati con il linguaggio della Musica che seppe parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni.

Racchiusa fra due abbracci, quello di Domenico Modugno sul palco di Sanremo 1958 e quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureò l’Italia campione del mondo, la mostra procede cronologicamente a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convinzioni etiche e morali di quegli anni. Un percorso che prende le mosse dalla grande immigrazione verso le città del Nord della fine degli anni Cinquanta, per arrivare al disimpegno che ha configurato gli anni Ottanta.

Vedremo il mutare del profilo delle città e delle campagne (Il Boom), l'avvento del consumismo (Carosello), la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa (Abbronzatissimi), l'emancipazione femminile (Pensiero Stupendo) e giovanile (L’Esercito del Surf), le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi (C’era un ragazzo che come me), le contrapposizioni laici e cattolici (Dio è morto) le lotte operaie (Contessa), il terrorismo (La locomotiva), le radio libere (Musica ribelle), le discoteche (La febbre del sabato sera) per concludere con il "riflusso" dei primi anni ottanta (Splendido splendente) che chiude definitivamente una stagione.

A costante contrappunto, 100 opere musicali italiane, selezionate nel repertorio di quel periodo, costituiscono una chiave di lettura e approfondimento. Un "passo a due" fra musica e società, dove gli stili di vita, le mode, le relazioni interpersonali e perfino le stesse istanze sociali sono influenzati l’uno dall’altra e viceversa.

Le grandi scenografie che disegnano il percorso espositivo sono costruite utilizzando il repertorio fotografico proveniente dagli archivi Publifoto di Intesa Sanpaolo e Monrif - Resto del Carlino, per la prima volta esposti in una mostra. Le immagini, inedite, sono quelle destinate ai quotidiani, ai rotocalchi e ai settimanali illustrati dell’epoca, e restituiscono lo sguardo dei fotoreporter di cronaca e la loro grande abilità nel rappresentare le molteplici realtà italiane.

Dal boom al mundial, la storia d'Italia si specchia nella musica pop

La Stampa

Un grande affresco di un'Italia che si trasforma

Radio24

Canzoni capaci di andare ben oltre il momento dell'ascolto, cogliendo nell'intimo il visitatore e facendo emergere in lui riflessioni, pensieri ed emozioni.

Style, Corriere della Sera

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Mostra Mostra NOI. Non erano solo canzonette
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